Voglio subito specificare che, nonostante il trattamento fasciale sia la tecnica più efficacie per curare il dolore, il Fasciaterapeuta che la applica non può fare miracoli.
Per esempio è difficile che la Fascia riesca a riabilitare completamente una persona che si è fratturata.
Se ti sei spaccato un osso, sarà difficile che la Fascia possa rimetterti in piedi.
Ti serve la riabilitazione.
La Fascia può toglierti il dolore nel caso, ma l’osso ha il suo tempo biologico di consolidazione che non può essere accelerato.

E’ un esempio banale, ma ti fa capire la differenza che c’è tra riabilitazione e cura del dolore…che sono due discipline diverse.
Quindi, in caso di frattura, se aggiungi il trattamento della Fascia alla tua riabilitazione, il tuo percorso sarà lungo esattamente come tutti gli altri.
Meno doloroso se vuoi, ma comunque lungo.
Ma cosa succede se fai il contrario?
Cioè cosa succede se provi a curare il dolore usando tecniche o macchinari che servono a riabilitare una frattura o una distorsione?
Succede che non ne esci più.
Il tuo dolore continuerà ad affliggerti.
Questo perché continui ad utilizzare un approccio che in origine ha uno scopo, e lo vuoi adattare per un altro scopo.
Cura del dolore, e riabilitazione sono discipline distinte, anche se il mondo medico-fisioterapico è strutturato in modo che siano una cosa unica.
In sintesi quindi, la differenza è che fisiatra e fisioterapista si concentrano sulla riabilitazione di fratture, distorsioni, lussazioni e problematiche post-operatorie, mentre un Fasciaterapeuta si concentra nella cura del dolore
Il dolore muscolo-scheletrico è causato SEMPRE da una “disfunzione” di movimento.
Disfunzione in gergo tecnico significa che il dolore è causato dal fatto che il tuo corpo si muove male, cioè è mal coordinato.
Ecco le 3 caratteristiche uniche del trattamento della Fascia:
Caratteristica N° 1 – A differenza di altri approcci hai la certezza del miglioramento a fine seduta.
Non ci sono altre tecniche/metodiche/macchinari che possano garantirti questo cambiamento del dolore.
Se usi tecniche “riabilitative” per cercare di curare il tuo dolore, non funzioneranno mai perché stai utilizzando teniche o strumenti che hanno un altro scopo.
E il miglioramento del tuo dolore non avviene mai.
Se invece usi la tecnica giusta per il problema giusto, è chiaro ce il risultato è molto più immediato.
E’ una naturale conseguenza di usare il giusto mezzo per il giusto scopo.
Certo, anche alla fine di una seduta di massaggio o di ginnastica posturale può essere che qualcuno si senta un po’ meglio, più leggero, più rilassato…ma il punto è che non è per niente detto che accada!
Non ne hai la certezza.
Spesso ti dicono di aspettare anche 20 giorni dopo la fine del ciclo di terapie per vedere il barlume di qualche miglioramento.
Aspetta questo, aspetta quello, aspetta un altro po’…intanto sei già arrivato oltre il mese di attesa.
Con il trattamento della Fascia invece si lavora sul risultato.
Tu sai che entri in un modo, ed esci migliorato.
DEVE essere così.
È la prova che il corpo è stato cambiato in maniera tangibile, perché gli ingranaggi che compongono il tuo corpo funzionano meglio tra loro.
Attenzione:
Non sto dicendo che con una seduta si guarisce.
Sto dicendo che alla fine di ogni trattamento ti devi alzare dal lettino e sentire che la cosa è migliorata.
Un percorso di cura del dolore tramite trattamento della Fascia funziona circa così:
Si fanno 3 sedute di base, 1 seduta a settimana.
Nel 90% dei casi la strada è in discesa: fatto il primo trattamento si continua sempre a migliorare.
Lo sblocco del problema avviene immediatamente con la prima seduta, e le altre 2 servono a sistemare i dettagli.
Tuttavia ci sono dei casi particolari.
Se il tuo caso è particolarmente complesso, è possibile che tra una seduta e l’altra ci siano dei peggioramenti temporanei.
Io lo chiamo effetto altalena.
Alla fine della prima seduta ti alzi dal lettino con il dolore migliorato, ma nella settimana che passa tra una seduta e l’altra, hai degli alti e bassi, cioè hai giorni con dolore e giorni senza dolore.
Qualora accadesse, non ti preoccupare, perché la situazione si stabilizza nel giro di 7 giorni.
Entro il 7° giorno, la situazione rientra, e gli eventuali dolori temporanei si sistemano da soli.
Può succedere.
Ci sta.
E’ un caso un po’ più complicato, ma comunque migliori.
Ma anche in questo caso va bene.
L’ultima possibilità riguarda i soggetti non-responder.
Cioè soggetti che proprio il trattamento a loro non funziona.
Sono il 5% dei casi.
Questo in realtà accade per un motivo ben preciso.
Non è che il trattamento della Fascia non funziona per questi soggetti…è che in realtà quello che sembra un normale dolore muscolo-scheletrico, in realtà non lo è.
Significa che quel dolore che non migliora, è in realtà è di altra natura (reumatologica per esempio).
In tutti i casi comunque migliori a fine seduta, ma per capire se sei migliorato definitivamente la si capisce dopo 7 giorni
Caratteristica n° 2 – Il trattamento della Fascia è fatto da un Fasciaterapeuta, che è l’unico a conoscere l’anatomia al 100%.
O meglio, sono gli altri professionisti sanitari a cui manca un pezzo dell’anatomia.
Il loro trattamento, non potrà mai essere completo o tenere conto di tutti i fattori che creano il dolore.
Se conoscessero la Fascia, capirebbero che la Fascia è il direttore d’orchestra del tuo corpo, e sceglierebbero la Fascia come primo trattamento di partenza.
Non si intestardirebbero a trattare l’articolazione o ad allungare i muscoli in postura, perché entrambi in realtà dipendono dalla Fascia.
Liberare la Fascia significa sbloccare anche rigidità muscolari e blocchi articolari in un colpo solo, piuttosto che farlo con vari trattamenti distinti.
Automaticamente molti sintomi si risolvono contemporaneamente.
Ma non conoscendo questo organo, non ti consiglieranno mai questo tipo di trattamento.
Se magari sei in pensione, o non hai niente da fare tutto il giorno e un sacco di tempo da perdere, forse ti puoi anche permettere di usare approcci leggeri e sperare che il miglioramento si veda in 1-2 mesi.
Se invece non puoi permetterti di aspettare, perché il dolore ti impedisce fisicamente di lavorare o ostacola la tua concentrazione, ti serve chiaramente qualcosa che ti faccia cambiare marcia subito, non dopo 1-2 mesi.
Ma questo, lo ripeterò allo sfinimento, può accadere solo se chi ti tratta ha la visione a 360 gradi del tuo corpo, conosce l’anatomia al 100% e non gli manca un pezzo come a qualsiasi altro professionista sanitario.
– Caratteristica N° 3: il trattamento della Fascia è doloroso.
La Fascia nei punti che richiedono di essere sbloccati, diventa ipersensibile.
Talmente ipersensibile, che fa male.
Il trattamento dei punti dolorosi è la prova provata che si stanno sbloccando i punti giusti.
I punti che impediscono al tuo corpo di funzionare perfettamente, e che creano il dolore.
E questo paradossalmente per te è un vantaggio.
Lo so, è contro-intuitivo, ma è così.
Se quei punti venissero premuti su un corpo sano, darebbero una sensazione piacevole.
E quando il trattamento è doloroso in realtà hai la certezza che tutto procede nella direzione giusta!
La chiave della guarigione sta nel tessuto difettoso che fa male, non nel tessuto sano.
A sistemare i sani trattando i tessuti sani sono capaci tutti.
Se potessi sistemare le persone con le carezze, lo farei con le carezze.
Purtroppo non funziona!
Non funziona perché non si stanno eliminando davvero i vari blocchi del tessuto che poi causano il tuo dolore.
Queste sono le 3 caratteristiche che differenziano nettamente l’approccio Fasciale rispetto agli approcci tradizionali.
Ora, se ti stai chiedendo da dove cominciare per avere tutto questo, il primo passo da fare è la Mappatura delle cause.
La mappatura delle cause serve a capire da dove parte il tuo dolore, visto che molto spesso la sede del sintomo non è la sede della causa.
Da lì si capisce da dove cominciare a sbloccare il tuo corpo, per avere miglioramenti concatenati su dolore, rigidità muscolare e blocchi articolari.