Antico proverbio rivela una verità nascosta sotto gli occhi di tutti

di | 4 Giugno 2018

“Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”.

Questo proverbio purtroppo si avvera molto spesso nel mio lavoro, la cosa triste è che spesso lo “stolto” è chi non dovrebbe esserlo.

Infatti mi trovo davanti a pazienti che vengono mal consigliati sul loro percorso da fare per guarire.
Questo vuol dire anche tu potresti essere curato per un problema che…NON E’ UN PROBLEMA.

Mi spiego meglio: quando hai male a un muscolo o a un’ articolazione la prima cosa che ti viene detto è che è infiammata.

Bene…infiammata…l’infiammazione questo mostro mitologico che affligge tutti quelli come te o me che hanno male.

Detto questo, ti proporranno mille soluzione facili e veloci al problema: farmaci, laser, tecar, ecc…

Purtroppo spesso questo non si limita a una pastiglia o una seduta di laser ma a interi cicli di trattamento che durano MESI.

Hai letto bene MESI in cui ti curi per il motivo sbagliato.

Durante questi mesi, magari, potrai anche avere un miglioramento momentaneo… e poi… probabilmente il problema di ripresenterà.

Questo perché DOLORE e CAUSA (intesa come punto di partenza di un problema) non sono la stessa cosa.

Rispecchia perfettamente il proverbio: il sintomo è il DITO, la causa che viene tralasciata è la LUNA.

Quello che ti serve è un Fasciaterapeuta che capisca qual’è la vera CAUSA e la tratti adeguatamente e in modo efficace.

Può succedere che la causa non sia sempre cosi chiara, per questo molti specialisti e medici non riescono (o non hanno voglia?) di trovarla.

La cosa scandalosa è che molto più spesso di quanto si pensi la soluzione è sotto gli occhi di tutti, e per pigrizia, poca conoscenza o anche, perché no, per interesse, non si curi concentrandosi su soluzioni più facili e proficue.

Questo mi porta alla mente il caso di Silvia.

Silvia è un’imprenditrice vicentina, insieme alla famiglia, composta dal marito e dalle figlie, porta avanti al sua azienda.

Questo comporta il fatto che praticamente non può stare assente a lavoro, deve essere sempre presente per molte ore al giorno.

Deve anche sostituire eventuali dipendenti se sono assenti.

Capisci come questo tipo di responsabilità non le permette di stare assente da lavoro per molto tempo, ne andrebbe di mezzo tutta l’azienda.

Purtroppo però nella vita non va sempre tutto bene, e Silvia ha avuto un brutto incidente sul lavoro: a causa di questo incidente ha perso 2 dita della mano sinistra. Dopo essere stata operata ha dovuto fare mesi di riabilitazione, senza contare tutte le sedute in ospedale per le medicazioni e il tempo di ricovero.

Questo oltre ad averla debilitata molto le ha creato grossi problemi in azienda e anche nella vita.

Silvia infatti era una persona molto attiva sia in azienda che fuori.

Pensa cosa vorrebbe dire per te se di colpo tutto quello che fossi abituato a fare si congelasse di colpo.

Lavoro, famiglia, amici e hobby…stop… tutto fermo per mesi.

Però finalmente la luce in fondo al tunnel: Silvia recupera bene e riesce a cominciare a riprendere la sua vita quotidiana….almeno per un po’.

Infatti dopo qualche settimana inizia a comparire un dolore alla spalla opposta.

Ovviamente all’inizio era concentrata sulla mano e non ci ha dato peso, ma col tempo peggiorava fino a bloccarla.

Inizia così un nuovo percorso per guarire da questo nuovo dolore, che si è rivelato più fastidioso del precedente: essendo la destra la limita ancora di più e le impedisce anche di dormire la notte.

Altro mese di terapie con farmaci, laser, tecar e chi più ne ha più ne metta.

Dopo il primo ciclo di terapie dedicato solo alla spalla arriva da me con questo problema.

Si presenta con una spalla bloccata a metà movimento, dolore fortissimo quando prova a usarla e insonnia da dolore.

Stecco ci insegna che spesso la causa di un dolore che compare così dal nulla non è quasi mai dove la persona sente male… si deve cercare.

In realtà in questo caso la soluzione era sotto gli occhi di tutti… ma nessuno guarda più in la del suo naso.

Tutti ad aggredire questa povera spalla senza ragionare un secondo per ricordarsi che…. dall’altra parte non c’era un semplice trauma…. c’era un’amputazione!

Con tanto di mega cicatrici che creavano tensioni incredibili.

Distrazione, pigrizia, convenienza? Non lo so… io guardo solo il mio risultato: una seduta con dolore ridotto del 90% e la prima notte dormendo.

In tre sedute sistemata la questione.

Questo è uno dei tanti casi in cui la poca attenzione di alcuni professionisti crea danni alle persone, e non parliamo di mio cugino, parliamo di fisioterapisti, osteopati, fisiatri e ortopedici che credono di avere la soluzione sotto mano solo guardando 4 radiografie e senza conoscere bene la storia del paziente.

Bastava fare la cosa più semplice del mondo: chiedere.

E’ tempo che con gli studi a sostegno della Fascia, si arrivi finalmente a non guardare il dito del paziente che ci indica il dolore di oggi, ma la luce della luna che illumina la causa di ieri.

E’ la causa di ieri che bisogna trattare perché tu possa star bene in breve tempo, senza che capiti anche a te come Silvia che, dopo averne passate tante, ha sofferto e spenso più del dovuto senza ottenere risultati.

Per Silvia si trattava di un dolore a una spalla, ma come dico sempre, se anche il tuo dolore non è alla spalla, lo stesso concetto vale anche per te che soffri alla schiena, al collo o al gomito. Bisogna mappare i tuoi traumi passati, e scoprire quale ha dato via a tutta la catena del dolore.

Puoi richiedere la mappatura delle cause dall’apposita pagina del menù!

Alla Prossima!

2 pensieri su “Antico proverbio rivela una verità nascosta sotto gli occhi di tutti

  1. Anna Maria Vanzi

    Bravo Davide! Sapevo di essere in “buone mani”. In questi giorni ho letto molte cose su questo argomento( anche scritte da altri) e devo dire che sono fiduciosa. Spero di potere continuare a curarmi a Rovigo👍

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    1. Davide Raimondi Autore articolo

      Grazie Anna Maria! Si, sull’argomento c’è tutto e il contrario di tutto. Quello che voglio fare è mettere insieme i pezzi, e fornire un nuovo punto di vista sul modo più corretto di curare i dolori muscolo-scheletrici.

      Voglio farlo nel modo più completo ed esaustivo possibile, in modo che anche le persone più comuni possano capire il “medichese”.

      Altrimenti si rimane vittima di un sistema pigro e incastrato su sé stesso che va assolutamente superato.

      Ne va della salute delle persone.

      Rispondi

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