Per molti anni, molti addetti del settore scientifico si sono interrogati su come funzionasse davvero il trattamento della Fascia.
Si è sempre visto che è efficace, ma non era effettivamente chiaro quali modificazioni biologiche producesse nel corpo umano.
Sostanzialmente c’erano solo delle ipotesi, ma non era mai stato dimostrato DAVVERO il reale meccanismo di azione di questa tecnica.

Mentre migliaia di pazienti guarivano dal loro dolore, nel frattempo la ricerca avanzava alla ricerca di una risposta.
Per molto tempo la ricerca ha avuto in mano solo un sacco di indizi, ma mai prove.
Ma da oggi non è più così, da oggi c’è una certezza in più.
E’ uscito infatti un articolo scientifico che prova finalmente il reale funzionamento del trattamento della Fascia.
Finalmente ci sono delle risposte.
E c’è un’altra buona notizia!
Lo studio conferma che le ipotesi iniziali dei ricercatori erano corrette.
Quindi la ricerca sta andando nella giusta direzione!
Per prima cosa, ecco il link allo studio che costituisce la prova che quanto sto per dirti è vero: https://www.mdpi.com/1660-4601/17/3/708/htm
Piccola premessa per capire quanto seguirà:
Devi sapere che la Fascia è fatta di varie componenti.
Ha una componente solida (per esempio cellule, glicosaminoglicani tra cui l’acido jaluronico), e una componente liquida (per esempio acqua).
Una Fascia in salute contiene acqua in maniera abbondante, e questa acqua si trova legata ai tessuti.
Perciò il fatto di avere una Fascia in salute dipende sia da QUANTA acqua c’è nel corpo, ma dipende dal corretto legame che deve esistere tra acido jalironico (che è una delle componenti fondamentali della Fascia) e l’acqua.
E’ questo che mantiene l’ideale idratazione dei tessuti.
Se il legame che si forma non è ottimale, l’acqua non si lega, la Fascia non è idratata, e si ottiene qualcosa che non scorre bene tra gli altri tessuti perché il tessuto risulta essere più denso, colloso, e che non scorre.
Quindi il legame acido jaluronico + acqua è la chiave di tutto.
L’acido jaluronico è una molecola molto particolare.
E’ fatto come una catena, e ha una caratteristica molto interessante:
Oltre a potersi legare chimicamente all’acqua, può anche legare altre molecole di sé stesso.
Questo fatto però per noi è uno svantaggio.
Se l’acido jaluronico comincia a legare troppe molecole di sé stesso, succede che l’acqua, invece di legarsi alla Fascia, viene estromessa dalla Fascia.
Non c’è più spazio per l’acqua nella molecola, che quindi rimane libera nel tessuto, non legata a nulla.
Si viene a creare solo un massiccio agglomerato colloso di tantissime catene di acido jaluronico tutte attaccate tra loro.
Una congestione di molecole.
Ricapitolando:
– Acido jaluronico + acqua legata = lubrificante
– Acido jaluronico – acqua legata = acido jaluronico + acido jaluronico + tanta acqua libera non legata = colla
Quindi se in una determinata parte del corpo si trova tanta acqua libera, vuol dire che lì il tessuto non è ben idratato, e sarà pieno di colla e dolente al tanto.
Più acqua libera = Più colla nei tessuti = più dolore
Capito questo, veniamo al punto ed entriamo nel merito di questo studio che costituisce d’ora in poi una pietra miliare per la medicina nella cura del dolore.
Tramite un particolare tipo di risonanza magnetica (T1ρ) si è cercato di “fotografare” i legami dell’acqua contenuta nei muscoli.
Questa particolare risonanza riesce a “vedere” quanta acqua è legata, e quanta acqua è invece libera.
I ricercatori hanno pensato di utilizzare questo strumento per vedere come si comportavano i legami dell’acqua prima e dopo il trattamento della Fascia.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di pazienti con epicondilite da almeno 3 mesi (dolore laterale del gomito).

Quello che si vede nell’immagine qui sopra è la risonanza del braccio di un paziente presa come esempio nello studio.
Non so se lo sai, ma mentre una radiografia fa una foto anatomica, una risonanza invece fa una foto IN SEZIONE del braccio.
E’ come se avessero tagliato una fettina del braccio con una spada, e poi ci avessero guardato dentro.
I colori che vedi si interpretano così:
Colore rosso = tanta acqua libera = tessuto non idratato = tanta colla nei tessuti = dolore
Colore verbe/blu = acqua legata = tessuto idratato = tessuti lubrificati = sano
Abbastanza intuitivo.
La prima immagine è prima del trattamento (PRE).
La seconda è dopo del trattamento (POST).
Come vedi, in corrispondenza della freccia, sulla parte in alto a destra dell’immagine PRE, prima si vede come tutto è rosso, e quindi con tanta acqua libera non legata ai tessuti.
Dove c’è tutto quel rosso probabilmente il paziente ha un male cane perché è tutto incollato.
Su quello stesso punto il paziente è stato trattato manualmente.
Nell’immagine POST, si vede come dopo il trattamento il colore sia drasticamente cambiato verso il blu/verde.
Questo indica che si è trasformato in un tessuto più idratato e lubrificato.
Il trattamento consiste nell’applicare una frizione nel punto che si vede qui sotto.

Non si fa fatto altro che rompere i legami sbagliati tra una molecola di acido jaluronico e l’altra, in modo che l’acqua si possa nuovamente legare all’acido jaluronico e quindi idratare il tessuto.
Solo facendo così si può ricreare una situazione normale in cui il tessuto torna ad essere bello lubrificato, e conseguentemente si diminuisce dolore.
Vorrei essere chiaro fin da ora.
Applicare una la frizione su un punto densificato, fa davvero male.
Ma è l’unico modo per riportare la Fascia allo stato originale.
Comunque il gioco vale la candela perché il miglioramento che deriva dal trattamento è istantaneo.
Un po’ come la medicina più amara è anche quella che cura meglio la malattia, così il trattamento più doloroso è anche quello più efficace.
Perché sapere tutto questo dovrebbe essere importante per te?
Perché è la prima volta nella storia della medicina, dove si DIMOSTRA che un trattamento manuale può MODIFICARE LA BIOLOGIA DEI TESSUTI.
Non sto parlando solo di trattamento della Fascia.
Tra tutte le tecniche manuali, compreso massaggi di ogni tipo e tecniche osteopatiche, il trattamento della Fascia è l’unico che DAVVERO trasforma fisicamente il tuo corpo e cambia la biologia cellulare.
Perciò con il trattamento della Fascia hai la CERTEZZA che il cambiamento produca un certo risultato.
E non è la stessa cosa se scegli curarti con altre tecniche o con il trattamento della Fascia.
Francamente è un traguardo straordinario.
Stiamo parlando di qualcosa che fornisce una modificazione TANGIBILE e CONCRETA al tessuto.
Qualcosa di realmente trasformante per il tuo corpo.
Le chiacchiere stanno a zero.
Fino ad oggi nulla del genere era mai stato dimostrato per nessuna tecnica manuale.
Ora puoi capire da solo come non abbia senso affidarsi a guaritori, osteopati o anche fisioterapisti generalisti, che non considerano minimamente la Fascia nei loro trattamenti.
Nessuno di loro possiede una tecnica manuale in grado di modificare realmente il tuo corpo e portarlo alla guarigione.
Se hai un problema di un dolore tipo sciatica, lombalgia, cervicalgia, contratture muscolari, tendinite alla spalla (una volta chiamata periartrite), fascite plantare, epicondilite, ecc…la maggior parte di questi professionisti fa il contrario di quello che dice la scienza: ti propone un trattamento per il muscolo.
Tuttavia, se torni a vedere l’immagine della risonanza, si vede che i problemi stanno nella parte rossa, e se guardi con attenzione, ti accorgi anche che la parte rossa è la Fascia che “avvolge” la parte blu (il muscolo).
Rosso = Malato
Blu = Sano
Anche un non esperto vede come prima del trattamento il muscolo è già tutto bello blu, libero, morbido e rilassato.
E’ la Fascia in rosso ad avere il problema, non il muscolo.
Se il problema fosse il muscolo, e la Fascia sana, in quell’immagine vedresti l’interno rosso, e l’esterno blu.
Invece è il contrario.
Perciò è inutile aggredire il muscolo con massaggi o altre terapie vedi laser, tecar, tens, ultrasuoni, ecc.
Non ti darebbe alcun miglioramento.
Il muscolo è già a posto, lo vedi anche tu, non dà problemi.
Così come è inutile aggredire l’articolazione con i famosi scrocchi che ti fa fare l’osteopata.
Men che meno ha senso imbottirsi di farmaci antidolorifici o antinfiammatori che semplicemente spengono il segnale spia del dolore
Sotto sotto il problema rimane comunque.
Ha molto più senso curare la Fascia, non il muscolo, il tendine o l’articolazione.
Ormai non lo lo dico solo io che sono di parte, ma lo dice anche la scienza e lo dicono i dati di fatto.
Tornando al discorso dello studio sopracitato, purtroppo l’unico “inconveniente” è che quel particolare tipo di risonanza non è ancora disponibile sul mercato.
Ma anche se lo fosse, per capire quali sono i punti specifici in cui la Fascia è piena di colla (e quindi i punti da trattare per risolvere il tuo dolore) sarebbe necessario una risonanza total body.
Il problema è che una risonanza total body del genere vorrebbe dire che ti toccherebbe stare 24h dentro un tubo per fare l’esame.
Questo perché la Fascia collega ogni parte del corpo ed è molto probabile che per sistemare il tuo dolore, in realtà serva andare a cercare dei punti che sono lontani dalla zona sintomatica e che possono trovarsi davvero in ogni parte del corpo.
Potrebbe essere che per risolvere un problema di spalla, serva trattare dei punti dell’anca.
Per altri può essere più utile il collo.
Per altri la spalla dall’altra parte.
Non si può conoscere in anticipo, perché ogni persona è diversa.
Bisognerebbe andare a vedere TUTTE le zone del tuo corpo in cui la Fascia è più incollata, senza tralasciarne nessuna.
Ma 24h di esame strumentale non è ancora qualcosa di umanamente ed economicamente fattibile.
Quindi la mano e l’intelletto della persona umana, rappresentano ancora il modo migliore per capire la causa del problema.
Quella persona umana, è il Fasciaterapeuta.
In assoluto il primo passo che devi fare con il Fasciaterapeuta per curare il tuo dolore, è la mappatura delle cause.
La mappatura delle cause è una visita particolare in cui un Fasciaterapeuta ti fa delle domande per cercare degli indizi sulla causa del dolore.
Una volta messi insieme tutti gli indizi, il Fasciaterapeuta fa una mappa del corpo in cui si segna dove c’è la maggior probabilità di trovare punti in cui la Fascia è incollata.
Sarebbero tutti quei punti in cui si troverebbe il colore rosso, se si facesse quella risonanza particolare di prima.
Agendo poi manualmente su quei punti, il Fasciaterapeuta può trasformarli da punti rossi e farli diventare blu, cioè trasformando la Fascia da tessuto colloso a tessuto ben lubrificato, ripristinando la capacità dell’acido jaluronico di legare l’acqua.
In parole povere, grazie alla mappatura delle cause si può capire dove c’è un alta probabilità per cui, mettendo le mani correttamente, si può risolvere il tuo dolore.
Il miglioramento che ne consegue poi, è davvero istantaneo, tangibile, reale.
Non c’è ragione di essere titubanti, nella stragrande maggioranza dei casi il miglioramento del dolore è così immediato, che qualsiasi dubbio ti passi per la testa sulla reale efficacia di questa tecnica, viene dissolto istantaneamente quando vedi il cambiamento produce nel tuo corpo.