Il SISTEMA di Mappatura delle Cause (del dolore)

di | 7 Gennaio 2019

Che cos’è la Mappatura delle cause?

Si tratta della prima visita che faccio ai miei pazienti.

Se “visita” è un termine troppo medico, possiamo dire che è una valutazione.

Ma perché chiamarla “Mappatura delle cause” e non dire semplicemente che è una visita/valutazione di un professionista sanitario?

Molto semplicemente perché tutti gli altri professionisti si limitano a raccogliere i tuoi dati in maniera neutra.

Non cercano i collegamenti tra i sintomi.

Trascrivono quello che tu dici, e finisce lì.

Lo fanno perché lo fanno tutti i loro colleghi, e perché è stato insegnato loro così.

Non hanno idea che nella tua storia personale si nasconda la chiave per risolvere il dolore.

E non gli salterà mai in mente una cosa del genere.

Sai perché?

Perché sono abituati a studiare l’anatomia a compartimenti stagni.

Per loro i muscoli della spalla, iniziano in un punto e finiscono in un altro punto della spalla.

Cioè significa che per loro la spalla inizia e finisce lì.

E così per loro anche un dolore di spalla inizia e finisce nella spalla.

Invece chi conosce la Fascia, sa benissimo che un’articolazione ha tantissime possibilità di collegamento con altre articolazioni anche molto lontane.

Senza sapere che la Fascia fa da ponte tra un’articolazione e l’altra, per loro un dolore in un punto è un problema che inizia e finisce in quel punto.

Sempre.

Non hanno la visione di insieme!

Dunque per loro la causa sarà sempre e solo nella zona del sintomo.

Ma l’anatomia non dice questo!

La Fascia è quell’elemento che collega ogni cosa, e dunque è possibile per il corpo fare i collegamenti, e i dolori possono perciò “spostarsi” nel corpo.

Senza saperlo gli altri professionisti sanitari non possono risolverti il dolore!

Ecco perché falliscono!

Non capiscono che per esempio una vecchia distorsione di caviglia può generare un mal di schiena.

Tutto perché la Fascia collega ogni cosa.

Serve quindi una valutazione/visita ad hoc che ne tenga conto!

Mancando questo elemento anatomico chiave, un professionista che non è Fasciaterapeuta non ti chiederebbe mai i dettagli della tua storia clinica.

Ti fa 3 domande in croce ed esaurisce la valutazione della tua anamnesi in 30 secondi.

Solo per analizzare tutti questi collegamenti io chiedo sempre mezz’ora di tempo alle persone che si rivolgono a me.

Più e più volte, tra mail, libro e gli articoli di questo blog, ho sottolineato come il dolore che si manifesta in una zona del corpo, possa essersi in realtà originato da un trauma passato (frattura, distorsione, lussazione, operazione) anche se questo è avvenuto molti anni fa e in una zona distante dal sintomo dolore.

E lo voglio ribadire in maniera molto forte perché risolvo dolori in questo modo tutti i giorni!

Per capire esattamente qual’è stato l’evento scatenante dell’insieme di sintomi che manifesta una persona, è assolutamente necessario sottoporsi alla Mappatura delle Cause.

Senza la mappatura il trattamento conseguente sarebbe casuale.

La Mappatura delle cause è un SISTEMA di domande mirate a raccogliere informazioni precise sul tipo di dolore, sul tipo di trauma passato che può averlo causato, e sulla cronologia con cui questi traumi sono avvenuti.

Nota bene che ho usato la parola “SISTEMA” non a caso.

E’ un tipo di visita/valutazione che, a differenza della normale visita medica o valutazione fisioterapica o osteopatica, tiene conto della Fascia e dei collegamenti che crea!

La maggior parte del tempo della Mappatura delle cause la passo a far domande.

Domande domande domande, tante domande sulla tua storia personale.

Sono molto preciso in questo, e sono molto scrupoloso perché non posso farmi sfuggire alcun dettaglio.

Devo distinguere quali dei tuoi sintomi sono causa, e quali sintomi solo una conseguenza.

Una dimenticanza di un trauma che non viene riferito o che io non ho chiesto, può far fallire il trattamento.

Non è da escludere la possibilità che sia IO a dimenticarmi di fare la domanda giusta.

Anzi, è un errore che ho commesso in passato, e che mi ha fatto fallire alcuni trattamenti all’inizio della mia carrira.

E’ un errore che commettono anche i miei colleghi Fasciaterapeuti (per quei pochi che siamo in Italia).

Ed è proprio per questo che ho elaborato il sistema di domande.

Un sistema di domande specifiche fatte seguendo una sequenza logica, che ha lo scopo di non tralasciare nessuna possibile causa, nessun possibile trauma, distorsione, operazione, niente di niente.

Il quadro deve essere completo e preciso, perché solo con la certezza di avere il quadro completo, posso scegliere accuratamente la causa del tuo dolore, e poi trattarlo per eliminarlo.

Luigi Stecco, il più grande conoscitore della Fascia a livello mondiale, non insegna a fare il quadro del paziente in questo modo.

Insegna ai propri studenti (me compreso) quali domande vanno fatte, ma non le mette a sistema.

Dunque esiste il rischio che la causa non venga fuori durante la valutazione.

Io ho perfezionato questo aspetto, e con il sistema di domande che ho chiamato TrauMap, hai invece la certezza di trovare la causa del tuo dolore durante la Mappatura delle Cause.

Tutta la rosa di possibili cause viene valutata, e non c’è assolutamente pericolo che tu possa dimenticare di riferirmi qualcosa di importante, e allo stesso tempo io prevengo il rischio di dimenticarmi la domanda giusta per te.

Questo è il grande vantaggio, ed è quello che distingue la mia mappatura delle cause, non solo dalla valutazione fatta da altri professionisti sanitari più tradizionali, ma anche da quella fatta da altri Fasciaterapeuti.

Vuoi eliminare il dolore senza il rischio di mancare la causa?

Il primo passo è la Mappatura delle Cause.

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